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Il metabolismo basale


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Che meraviglia…finalmente sta per arrivare il Natale…amici, parenti…tavole imbandite

Le vacanze di Natale sono ormai alle porte ed insieme ad esse anche la voglia di riavvicinarsi ai nostri cari in un ambiente familiare e gioviale.

La voglia di stare in compagnia si estende poi al bisogno di lasciarsi andare, magari senza pensare troppo a cosa ingeriamo eccedendo con pietanze succulente che spesso si uniscono al nostro stato di sensi di colpa post vacanze. Ma le vacanze finiscono!

Ed ecco che, come per magia, una lampadina si accende dentro di noi e cominciamo a vedere tutto, forse, da una prospettiva diversa, più critica.

«Non avrò mica messo qualche chilo di troppo? Figuriamoci, in così poco tempo…», ed ecco che la famigerata bilancia inizia a comparire, da lontano, come fosse uno strumento quasi da evitare.


Per alcuni, quei “chili di troppo” sono solo una sfida per rimettersi in forma, magari abituati a “smaltirli” con facilità, ma per altri sono come una “zavorra” dalla quale difficilmente si riuscirà a scostarsi.

Diamo un nome tecnico a questo stato: «sono in sovrappeso!»


Ma cosa si intende per sovrappeso?

Con il termine “sovrappeso” s'intende un moderato eccesso di peso corporeo rispetto sempre agli standard dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che differisce dall’obesità definita, invece, come un accumulo patologico di grasso corporeo.

Nella nostra mente comincia il tour de force dei buoni propositi:

«da domani dieta! Da domani, anzi no, da lunedì sport! Da…da…da…»


Il problema, se così possiamo definirlo, non è tanto l’inizio di un’attività, quanto che, soprattutto nei periodi post abbuffate, iniziamo a renderci consapevoli che forse prima d’ora non abbiamo mai praticato un’attività sportiva se pur moderata, ma costante, oppure che il nostro stile di vita frenetico non ci abbia mai fermati per “andare avanti”.

Allora benediciamo questo periodo di sovrappeso, scomponendolo e comprendendone il messaggio: dobbiamo percorrere la strada che porta al benessere consapevole.

Come facciamo a capire di essere in sovrappeso?

Prima di tutto consultare sempre il proprio medico, al fine di non incorrere in distorte valutazioni in merito, poi potrebbe entrare in gioco l’indice di massa corporea (IMC) cioè uno strumento importante per la misurazione del peso e mette in evidenza la correlazione tra il peso con l’altezza: viene calcolato dividendo il peso corporeo (kg) per la statura (metri al quadrato).


Questo indicatore di riferimento viene utilizzato per gli screening di obesità. È utile sottolineare che l'indice di massa corporea non è in grado di valutare la reale composizione corporea e tanto meno di conoscere la distribuzione del grasso corporeo nell'individuo. Una volta appurato che il nostro IMC è congruo con lo stato di sovrappeso, allora è necessario attuare un cambiamento consapevole iniziando il primo passo…ora!


Quali potrebbero essere le azioni da compiere?

Prima di tutto porre attenzione al carrello della spesa, senza farsi prendere troppo dai messaggi pubblicitari “colorati”, bensì leggendo le etichette dei valori nutrizionali dei differenti prodotti.


Lo squilibrio tra apporto e consumo energetico deve renderci consapevoli di come il nostro stile di vita debba essere orientato verso un cambiamento che includa una sana alimentazione…un esempio lo troviamo nella dieta mediterranea dove, attraverso la piramide alimentare troviamo uno strumento, una guida pratica ed intuitiva su alimenti e porzioni.


Certo, se ogni qualvolta il nostro “lasciarsi andare” a qualche pietanza prelibata si traduce spesso in sovrappeso, sarà necessario comprenderne le cause, sempre con il supporto di un medico/specialista che intervenga iniziando un percorso ben specifico.

Molte cause del sovrappeso potrebbero derivare da un metabolismo basale rallentato.

Si, certo, ma quanti conoscono bene il significato di questo termine?


Che cosa si intende per metabolismo basale?

Innanzitutto parliamo di metabolismo basale tenendo conto del nostro stato di riposo. Esso rappresenta la quantità di calorie di cui il nostro organismo necessita in questa fase per svolgere le sue funzioni di base e per mantenere lo stato di veglia.


Si evince come questa quantità di energia spesa, che rappresenta circa il 60% dell’energia totale consumata, sia di fondamentale importanza poiché ne comprendono quelle attività vitali per il nostro organismo come: attività respiratoria, circolazione sanguigna, assorbimento dei nutrienti, attività cellulare…

Perché il nostro metabolismo basale rallenta?

Le cause potrebbero essere svariate, tra le quali rientrerebbe il nostro stile di vita: sedentarietà o insufficiente attività fisica, dieta squilibrata, carenza di riposo, prolungati periodi di stress. Oppure vi sono cause di origine organica/fisiologica: malfunzionamento della tiroide (ipotiroidismo), età avanzata (60 anni), variazione della temperatura corporea (aumentando di circa il 13% per ogni grado di temperatura superiore ai 37°C.), disfunzioni ormonali.


L’attività muscolare richiede un pronunciato dispendio di energie pertanto è strettamente correlata all’attivazione del metabolismo. Per questo motivo potrebbe risultare utile abituarsi ad attivare la muscolatura anche nei momenti di sedentarietà, ad esempio:

contrarre i muscoli addominali, stringendo i pugni, muovendo le gambe, contraendo i quadricipiti;

fare dei respiri profondi per il diaframma;

muovere gambe e piedi;

alternare lo stato di inattività con passeggiate o semplici camminate in appartamento;

contrarre i glutei e le gambe;

assumere la posizione eretta, stando in piedi;

ricordarsi di assumere il giusto quantitativo di acqua per far si che il nostro organismo sia sempre ben idratato;

non saltare i pasti;

rinuncia ad alimenti ricchi di grassi saturi, zuccheri aggiunti, bibite…

ridurre lo stress e dormire almeno 7/8 ore per notte.


Agire sulla massa magra aiuta ad attivare il metabolismo

Seguire una dieta bilanciata secondo le proprie caratteristiche ed esigenze, facendosi seguire dal proprio medico/specialista. Un esempio di dieta è quella mediterranea seguendo uno esempio di schema suddiviso per assunzione calorica.

N.B. Il fabbisogno energetico deve SEMPRE essere valutato dal medico/nutrizionista.


ESEMPIO

Fabbisogno giornaliero

2000 Kcal


COLAZIONE

300/400 Kcal


SPUNTINO

100Kcal


PRANZO

700/800Kcal


MERENDA

100Kcal


CENA

600/700Kcal



Dott. Antonio Nuzzachi


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