top of page

La forza del cambiamento



Ascolta il podcast dell'articolo

ree

Giulia ha 35 anni ed è un’amministrativa in una scuola. Ogni giorno la sveglia suona alle 5:30: tempo per preparare i figli, aiutarli a vestirsi, fare colazione e guidarli all’ingresso della giornata. Tra un controllo di agenda e un’email ai colleghi, inizia una lunga corsa contro lo stress: gestione della casa, del lavoro, della famiglia, spesso senza dare ascolto a se stessa e ai suoi bisogni. 

ree

In questa routine, anche l’alimentazione diventa una compagna poco affidabile: snack veloci, dolci nascosti in borsa, bevande gassate e una routine di caffè sparso durante la giornata. Il risultato è una digestione spesso disturbata, fitte di tensione e una sensazione di frustrazione che cresce giorno dopo giorno.

Se la vita professionale è impeccabile e la gestione della famiglia funziona, il concetto di benessere sembra arrancare.


Da anni Giulia sa che potrebbe iscriversi in palestra: un desiderio che resta sempre sul margine dell’agenda, un buon proposito che non trova mai tempo per diventare realtà. Tra i turni, la scuola da gestire e le esigenze della famiglia, l’alimentazione finisce per essere poco equilibrata e poco nutriente: cibi ricchi di grassi saturi, zuccheri veloci, poco contenuto di micronutrienti essenziali. Lo stress accumulato sul lavoro e a casa alimenta un circolo vizioso: merendine e dolciumi come conforto, caffeina e bevande zuccherate come carburante per una giornata che sembra non finire mai.

La scintilla arriva quasi per caso, ma si rivela decisiva. Una sera, durante una sensazione di pesantezza allo stomaco, Giulia si guarda dentro e dice: “Non posso andare avanti così!” 


ree

Il cambiamento si presenta come una possibilità concreta, non come un ideale irraggiungibile. Decide di prendersi cura di sé, passo dopo passo, investendo tempo in una cosa semplice ma potente: il movimento praticato regolarmente, anche se breve, e una riflessione seria sulle abitudini alimentari.


Il primo passo è iscriversi in palestra, ma non come promessa vuota: una scelta concreta. Inizia dedicando mezz’ora di allenamento a giorni alterni. Non si tratta di una trasformazione drastica, ma di una costanza mirata: una routine che si adatta alla sua vita frenetica, senza rinunciare a momenti di sollievo e di autostima. L’impegno fisico inizia a restituirle energia e una nuova fiducia in sé stessa: sente che può fare di più, che la fatica vale la pena, che la sua salute è una priorità che merita attenzione quotidiana.


Parallelamente, Giulia riconsidera la sua alimentazione. Con la guida del medico di famiglia, si orienta verso scelte alimentari più congruenti con i suoi ritmi: pasti bilanciati che includono proteine magre, carboidrati a basso indice glicemico, verdure colorate e grassi sani. Piccoli cambiamenti quotidiani – una colazione nutriente, spuntini che soddisfano senza appesantire, idratazione costante – iniziano a fare una differenza tangibile.


Il motivo è semplice: quando il corpo riceve ciò di cui ha bisogno, la mente si alleggerisce e le energie si distribuiscono in modo più stabile. La consultazione con il medico non serve solo a scegliere alimenti migliori, ma a capire come ascoltare i segnali del proprio corpo.

A lavoro, Giulia scopre che una semplice pratica di stretching sul posto può diventare una risorsa preziosa. Tra una riunione e l’altra, si prende 5-7 minuti per allungare collo, spalle, schiena e polsi.

ree

Ecco una breve guida pratica che potrebbe utilizzare chiunque in ufficio


Collo e spalle: inclinare la testa lentamente da un lato all’altro, fare piccoli cerchi con le spalle, respirando profondamente.

Braccia e polsi: estendere una mano avanti, con il palmo verso il basso, e tirare delicatamente le dita verso di sé; ruotare i polsi in entrambe le direzioni.

Schiena: in piedi, unire le mani alle clavicole e aperto il petto, mantenendo la schiena dritta; fare una leggera torsione del tronco da ciascun lato.

Colonna: seduti, respirare profondamente, poi espandere le braccia all’altezza delle spalle e piegarsi in avanti lentamente, restando qualche respiro in posizione comoda.

Pettorale e addominali: mani dietro la nuca o sui fianchi, aprire il petto e trattenere per qualche respiro, poi rilasciare.


Questi micro-interventi hanno effetto non solo sul fisico ma anche sulla mente: una pausa consapevole permette di riorganizzare le idee, ridurre la tensione e migliorare la concentrazione. E insieme a una pausa alimentare consapevole, che evita eccessi di caffeina e zuccheri, le giornate lavorative diventano meno frenetiche e più gestibili.


I benefici iniziano a palesarsi: Giulia sente una maggiore energia, una migliore autostima e una ritrovata capacità di gestire le sfide quotidiane. La digestione si normalizza, la stanchezza si riduce e la mente si apre a scelte più sane e sostenibili.

Non è magia: è un percorso di cambiamento reale, costruito con piccoli passi costanti, supportato dall’ascolto del proprio corpo e da una rete di riflessioni pratiche.


ree

CONSIGLI PRATICI PER INIZIARE SUBITO

Scegli un obiettivo realistico: mezz’ora di attività fisica a giorni alterni, preferibilmente a orari fissati nella routine.

Preparati al mattino con una colazione equilibrata: proteine, carboidrati complessi e frutta o verdura.

Integra piccole pause movimento durante il giorno: stretching di 5-7 minuti ogni 2-3 ore di lavoro.

Pianifica pasti principali e spuntini: pasti bilanciati e snack nutrienti, riducendo zuccheri raffinati e cibi processati.

Mantieni una visita medica di controllo per adattare l’alimentazione alle tue esigenze personali.

Coltiva l’autostima: celebra ogni piccolo traguardo, non solo la palestra piena di biglietti o foto di corpi ideali.


Caro lettore, la storia di Giulia è una dimostrazione concreta di come la forza del cambiamento sia spesso una somma di piccoli gesti ripetuti nel tempo. Non si tratta di rinuncia, ma di una scelta per sé stessi: una scelta che, con perseveranza, può trasformare una vita frenetica ma insoddisfacente in una quotidianità più sana, equilibrata e piena di energia. Se anche tu senti scorrere tra le dita la stessa necessità, inizia ora: un primo passo, una mezz’ora di palestra, una scelta di alimenti più sani…


La tua forza è lì, pronta a farti crescere.



Dott. Antonio Nuzzachi

Commenti


bottom of page