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Autunno da vivere all'aperto

Basta videogiochi: nutriamo la mente di esperienze visive e olfattive.


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Autunno mansueto, io mi posseggo e piego alle tue acque a bermi il cielo,

fuga soave d’alberi e d’abissi. Aspra pena del nascere mi trova a te congiunto; e in te mi schianto e risano: povera cosa caduta che la terra raccoglie”.


Così Salvatore Quasimodo poetava sulla stagione autunnale.

Una stagione ricca di colori, sapori e odori che inebriano la mente umana ancora eccitata dal sol leone che ha riscaldato i pensieri e allietato i cuori durante i mesi estivi. Cuori che in autunno battono al ritmo della routine che porta con sé un po’ di amarezza e fatica.


Fatica di ricominciare ad occuparsi delle incombenze di tutti i giorni non potendo più godere delle lunghe giornate estive piene di luce e del dolce far niente.

Se nel periodo di transizione dall’estate all’autunno cominciamo ad avvertire un malessere psicofisico che ci rende affaticati, irascibili e con alterazioni del ritmo sonno-veglia e dell’appetito possiamo ipotizzare di soffrire del Disordine Affettivo Stagionale (DAS).


Un Disturbo che statisticamente colpisce più frequentemente le donne fra i 20 e i 40 anni ma che può riguardare un'ampia fascia della popolazione. Questo disturbo del tono dell’umore fu riconosciuto solo negli anni '80 e ricondotto a cause oggettive quali i cambiamenti luce-buio con il conseguente accorciamento delle giornate, fattori che vanno ad influenzare la produzione di serotonina e di melatonina procurando irritabilità, pigrizia, malinconia, calo del desiderio sessuale, insonnia o ipersonnia e alterazione delle abitudini alimentari.

Per chi soffre di DAS è opportuna una quotidiana esposizione alla luce solare.

La luce diviene simbolo di nutrimento per la mente.


Soprattutto nell’era odierna in cui viviamo gran parte della nostra giornata in ufficio, a scuola, in casa, nei centri commerciali, abbiamo bisogno di ritagliarci del tempo per stare all’aria aperta e godere della luce naturale.

Tutti noi abbiamo bisogno di nutrire la mente di esperienze visive, uditive, tattili e olfattive che si vivono passeggiando su un campo, scalando la montagna, camminando sulla riva del mare o sulla sponda di un lago, leggendo un libro seduti sotto un variopinto albero in un parco cittadino.


Luoghi naturali che rappresentano il contenitore per eccellenza all’interno del quale ci nutriamo dell’energia che ci fornisce la natura fondamentale nutrimento per la salute del nostro corpo e della nostra mente.

Meno videogiochi e più giochi a contatto con la terra, meno riunioni in sterili stanze illuminate artificialmente e più incontri fatti sotto il tiepido calore del sole autunnale, meno palestra e più passeggiate accompagnate dal ritmo del mare d’inverno, meno lezioni al chiuso e più esperienze vissute in compagnia della Grande Maestra che è la Natura.


Non posso sopportare di perdere qualcosa di così prezioso come il sole autunnale restando in casa. Così ho trascorso quasi tutte le ore di luce nel cielo aperto".

(Nathaniel Hawthorne)



Prof.ssa Maura Ianni




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