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Pratica la "gratitudine" per cambiare

Aggiornamento: 1 lug



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Quante volte ci capita di pensare a ciò che co renderebbe felice?

Siamo spesso concentrati su ciò che non abbiamo e proiettiamo la nostra mente in quel posto lontano, quasi irraggiungibile, chiamato “Felicità”! 

Perché non guardiamo dentro di noi per poter consapevolizzare quanto siamo riusciti ad ottenere fino ad ora?

Perché non ricordiamo i tanti momenti vissuti e superati con orgoglio i quali ci hanno permesso di ottenere ciò che possediamo in questo momento?

Sono tante le cose che dovrebbero renderci felici: avere una casa piacevole ed accogliente, un’auto o una moto per spostarsi liberamente, un lavoro che ci consente di avere quella base economica per vivere una vita dignitosa e godersi piccoli sfizi, ecc.


Magari c’è chi non avrà nulla di tutto ciò, però se ci soffermiamo e cominciamo a scrivere su un foglio di carta almeno cinque cose che ci piacciono, sicuramente le troveremo!

Nei momenti difficili, in cui proviamo tristezza e dolore, ricordiamoci di ciò che abbiamo e di cui dobbiamo essere grati; inspiriamo con il naso profondamente poi mandiamo fuori tutta l’aria, e con profonda gratitudine diciamo a voce alta:

“Grazie con tutto il cuore per quello che ho, ne voglio ancora!” 


La vita è come un’onda, con i suoi alti e bassi, pertanto va vissuta cercando di restare sulla cresta, adattandosi ad essa senza farsi travolgere e soffocare!

Con questa mentalità, ogni giorno diviene un insieme di piccole sfide che donano emozioni e soddisfazioni per cui essere grati.


Se passiamo la nostra vita a cercare di ottenere un futuro felice, invece di apprezzare ciò che abbiamo nel ”qui ed ora”, genereremo solo ansia e stress finendo per sentirci stanchi, privi di forze, annoiati e insoddisfatti! Spesso si fa fatica a dire un “grazie”, eppure studi volti a questo settore hanno dimostrato che praticare la gratitudine rende più felici e permette di affrontare la giornata con il sorriso e una maggiore positività.

Dalla gratitudine scaturisce l’ottimismo, ciò che ci permette di vivere il presente senza ansia, regalandoci la certezza di poter realizzare, anche a piccoli passi, quegli obiettivi essenziali che con il tempo diverranno più ampi.

La gratitudine fa sentire più leggeri; infonde un piacevole senso di sicurezza, ci fa sentire protetti giacché crea quello spazio di reciproca attenzione, disponibilità ed amore di cui tutti noi abbiamo bisogno.


Le persone grate sono disponibili ad aiutare gli altri, cercano nelle loro possibilità di rendere felici chi li circonda e, attraverso il loro ringraziamento, non si sentono mai soli e abbandonati in quanto creano quell’atmosfera di serenità che li rende attraenti, come una calamita, formando un campo di energia positiva che diviene un circolo virtuoso di amore, attenzione e reciprocità.

L’atto di ringraziare ci mette in relazione con gli altri.


Capita, in alcun periodi della nostra vita, di sentire il bisogno di isolarci per permettere a noi stessi di guardarci dentro, rilassarci o concentrarci su qualcosa in particolare.

Tuttavia, anche in questo isolamento, possiamo continuare a mantenere una connessione energetica con il resto del mondo proprio attraverso la gratitudine, atto indispensabile per la nostra evoluzione; ricordiamoci che nessuno può vivere senza confrontarsi con l'altro!

Se siamo infelici a volte compiano la scelta di allontanarci dal mondo intero scegliendo di vivere lontano da tutto e da tutti al solo scopo di ritrovare dentro di noi la felicità; ma senza la pratica della gratitudine continueremo ad essere infelici! Infelici con noi stessi!


Jiddu  Krishnamurti, uno degli uomini più illuminati dell’800 che ha ispirato migliaia di persone in tante parti del mondo, nel suo libro dal titolo  “Sull’amore e la solitudine” racconta: “Il rapporto implica responsabilità, esattamente come la libertà. Essere in relazione è vivere, è la vita, è l’esistenza.

Il nostro “Grazie”, dettato dal cuore, sarà un “mantra” efficace in grado di creare quei rapporti vitali per la nostra esistenza che ci darà benessere, senso di appartenenza, di presenza e non di abbandono; di reciproco supporto e non di solitudine.


Una parola “potente” che porta con sé una delle forze più grandi che la natura poteva regalarci: "l’amore".

L'amore nei suoi aspetti più ampi e variegati; l'amore che si manifesta nella nostra vita in tutte le sue varie sfaccettature; l’amore per i propri genitori, i propri figli, il proprio partner, il proprio animale, la propria casa, il proprio amico, ecc..


Con ciò non si vuole certo negare la realtà e quanto di difficile ciascuno di noi stia vivendo nella propria vita (ad esempio un lutto, una malattia, una difficoltà lavorativa, una relazione, ecc.).

Il semplice atto di "ringraziare" ci permette di prendere coscienza delle tante cose positive che esistono, a dispetto di quelle negative, e fa in modo di accendere in noi quella luce che ci permette di superare momenti difficili, analizzare le difficoltà nel profondo e riconoscere i doni che possono celarsi anche nel dolore.


Pratichiamo la gratitudine, e tutto ciò che gira intorno a noi cambierà!



Dott. Donato Lioce

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