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Immagine del redattoreDott.ssa Simona Repetto

Sonno e stanchezza

Aggiornamento: 1 mar

E se fosse colpa dell'anemia?




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Questa vita così frenetica e piena di impegni ci esaspera al punto tale da non avere neanche più il tempo di renderci conto di non essere fisicamente al 100%. I sintomi come stanchezza, debolezza, mancanza di respiro, tachicardia, pallore, mal di testa e capogiri, insonnia, irritabilità, freddo alle estremità degli arti e formicolio alle gambe, sono diventati sintomi che ci accompagnano in modo inesorabile durante questa nostra stressante esistenza.

Questi sintomi dipendono dall’indebolimento dell’organismo, conseguenza sia di una minore ossigenazione del sangue che di un’alterazione di numerose reazioni enzimatiche che dipendono dalla presenza di ferro e che comportano degli squilibri al sistema immunitario, al sistema di termoregolazione e a quello di neurotrasmissione cerebrale.


Per ovviare a questi problemi, i guru del marketing suggeriscono tante pillole colorate che dovrebbero fungere da integratori alla nostra dieta quotidiana, fatta di spuntini, yogurt e dolciumi consumati in tutta fretta.

Dopo aver consultato il medico curante e dopo aver provveduto ad effettuare un ciclo di analisi, attendete i risultati. Anemia? Valori di ferro basso?

NON prendete da soli integratori di ferro.

L'anemia è la condizione clinica caratterizzata dalla riduzione della massa di globuli rossi (eritrociti) e della loro capacità di trasporto dell'ossigeno.

Nelle analisi del sangue la diagnosi di anemia viene individuata con valori sotto soglia del volume dei globuli rossi sedimentati (ematocrito) o come una diminuzione della concentrazione ematica di emoglobina


La carenza di ferro determina come è noto: pallore del colorito, stanchezza, sonnolenza diurna inspiegabile, intolleranza al freddo, perdita di capelli e unghie fragili che si spezzano, tachicardia inspiegabile senza sforzi fisici evidenti, ma non tutti sanno che la carenza di ferro nel corpo è una delle cause più comuni di insonnia.


Quindi se si hanno disturbi del sonno, è necessario prestare attenzione al livello di emoglobina nel lungo tempo, perché se la proteina non è sufficiente potrebbe essere l'inizio dello sviluppo dell'anemia da carenza di ferro, che comporta problemi di sonno.

Questo perché il ferro è coinvolto nella sintesi della dopamina, che regola il sonno, ma se il ferro inizia a mancare, potrebbe iniziare l'insonnia o altri disturbi come la sindrome di "gambe irrequiete".

Purtroppo è un errore comune abusare di integratori senza farsi seguire da Professionisti Sanitari.

La scienza dell'integrazione è molto particolare, bisogna sapere tante cose. 

Non funziona così esempio: se manca il calcio si prende l'integratore di calcio e se manca il ferro si prende l'integratore di ferro. 

Nel mezzo c'è tanta biochimica e non si può improvvisare. Per questo è necessario farsi seguire da un Professionista.

Per risolvere l'anemia è importante sapere che è IMPOSSIBILE ASSORBIRE IL FERRO SE MANCA LA VITAMINA B12.


Prendere solo il ferro quindi ad alte dosi non alza nessun valore e non risolve assolutamente l'anemia, ma può risultare addirittura tossico per l'organismo.

La vitamina B12 poi non può essere scissa se manca l'acido nello stomaco, inoltre non può essere assorbita se non si ha un intestino (il tenue) PERFETTAMENTE FUNZIONANTE.

Vediamo perché.

La Vitamina B12 è importantissima per la produzione dei globuli rossi e per l'assorbimento del ferro.


Lei, per via alimentare, viene rilasciata nell'ambiente acido dello stomaco e si lega alla "proteina R" (aptocorrina) e questo complesso (B12+"proteina R") viene scisso dal pancreas (se si prende un farmaco come il gastroprotettore, nemmeno il pancreas funziona).

Dopo la scissione dalla proteina R il "fattore intrinseco" (prodotto dalle cellule dello stomaco), si lega alla vitamina B12.

Il "fattore intrinseco" è fondamentale per l'assorbimento della vitamina B12, che ha luogo nell'ileo terminale (prima del colon). 


La carenza di ferro quindi deriva da un insieme di fattori, non solo alimentari, situazioni iatrogene (se si prendono farmaci), situazioni infiammatorie (ileite terminale, infiammazione intestinale, diarrea frequente, celiachia) e situazioni autoimmuni (gastrite atrofica, gastrite autoimmune, malattie infiammatorie croniche dell'intestino).

Così, indipendentemente dall'assunzione con il cibo o integrazioni, il corretto assorbimento della vitamina B12 necessita del funzionamento di stomaco, pancreas e dell'ileo terminale.


Ancora oggi si assiste ad episodi di superficialità, trattando la carenza di ferro senza indagare sulla causa, anzi, sulle numerose cause.

L'intervento dietetico si basa sulla compilazione di un diario alimentare se possibile, ma soprattutto, sull'aumento dell'apporto di ferro, ma più che altro ancora sull'aumento dell'assorbimento di ferro (aumento della vitamina C, vitamina D, diminuzione dei fitati che contrastano l'assorbimento del ferro, cioè assumere meno fibre ed evitare il caffè nel pasto ricco di ferro).


Per un'analisi più approfondita, il medico dovrebbe prescrivere alcuni esami per la valutazione completa: emoglobina, ferritina, recettore della transferrina, ematocrito e transferrina.

Quando si perdono molti capelli e si hanno le unghie fragili bisogna sospettare carenze vitaminiche in generale, quelle del gruppo B ma anche zinco e rame.


Il ferro serve ad ossigenare i tessuti, lo zinco serve per la produzione di cheratina.

Quando si hanno livelli di ferro molto bassi, oltre a sospettare una infiammazione intestinale si può sospettare quindi anche una carenza delle vitamine del gruppo B, in particolare acido folico, ma soprattutto la B12, come menzionata precedentemente.


Ci sono anche alcune condizioni che impediscono l'assorbimento di ferro come la proliferazione di batteri nell’intestino tenue, (i batteri o i parassiti utilizzano la vitamina B12 ingerita, lasciandone una quantità minore per l'assorbimento), una compromissione dell’assorbimento come nelle malattie da malassorbimento: celiachia o certe patologie del pancreas, malattie infiammatorie intestinali (Crohn, Rettocolite ulcerosa, colite microscopica)  ed alcuni interventi chirurgi di chirurgia bariatrica (sindrome dell'ansa cieca), nei bypass gastrici, nelle gastrectomie totali.


Rara ma esiste, la possibilità dell'assenza del fattore intrinseco di Castle o la diminuzione dell’acidità gastrica (più frequente negli anziani oltre i 50 anni) .

Il fattore di Castle (che lega la vitamina B12) manca in coloro che hanno una acloridria (che è la gastrite atrofica, autoimmune) o assumono gastroprotettori da anni, ma anche nei diabetici, perché la metformina,f armaco che assumono, limita l'assorbimento della Vitamina B12.

Occorre integrare la dieta con alimenti ricchi di ferro come uova, che non fanno male (non esiste una quantità massima), spinaci (senza buttare l'acqua di cottura), ceci ma soprattutto lenticchie che sono ricche di ferro.


Attenzione alle troppe fibre e ai troppi caffè perché contrastano l'assorbimento del ferro.

La carenza di ferro non si cura prendendo tanto ferro, anzi le cause possono essere diverse e si deve intervenire su tanti aspetti.

Attenzione agli integratori, non sono innocui.

Affidati sempre ad un Professionista.



Dott.ssa Simona Repetto

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