Gli incidenti stradali rappresentano oggi un emergenza che non può essere ignorata e che va affrontata su più livelli e che riguarda giovani e giovanissimi. Potremmo scrivere un numero drammaticamente alto di nomi di ragazze e ragazzi che hanno perso la vita a causa di un incidente stradale. Guidare un mezzo è una responsabilità che richiede competenza, capacità, vigilanza, sobrietà e attenzione.
In strada è vietato distrarsi, è vietato superare i limiti di velocità, non indossare la cintura o il casco. Le regole stradali non sono un optional ma rappresentano la condizione sine qua non attraverso la quale garantiamo l’altrui e la nostra incolumità.
La patente di guida rappresenta il documento necessario per essere ritenuti capaci di essere consapevoli di quanta responsabilità c’è nell’essere motociclisti o automobilisti.
Mettersi alla guida sotto l'effetto di alcool o stupefacenti, guidare parlando al telefono e non rispettare il codice della strada rappresenta un comportamento irresponsabile e fa emergere la superficialità e l’immaturità di chi lo fa, indipendentemente dall’età.
Riguardo alla sicurezza stradale dobbiamo scomodare l’educazione e la formazione.
È necessario che, sui banchi di scuola, si porti l’educazione stradale e la formazione civile e sociale in modo attivo, continuativo e variegato.
È indispensabile mettere in campo un programma scolastico che contempli momenti formativi esperienziali che mettano i ragazzi di fronte alla necessità di fare i conti con il senso di responsabilità, strettamente legato alla capacità di considerare i rischi e non sentirsene immuni.
I giovani troppo spesso, pur se consapevoli dei rischi, sopravvalutano la loro capacità di controllo e si espongono al rischio per esibizionismo e per sfida, ma anche per condotte di tipo autolesionistico e depressivo conseguenti all’uso di sostanze stupefacenti e alcool.
Altro elemento di rischio, da non sottovalutare, è il livello di distrazione conseguente all’uso eccessivo degli strumenti digitali. Per troppo tempo i ragazzi sono connessi e immersi in una realtà virtuale che li distrae e li scollega dalla realtà, limitando la loro reattività sensoriale.
La società tutta deve porsi l’obiettivo di educare le nuove generazioni ad una maggiore attenzione responsabile nella guida, attraverso iniziative soprattutto in ambito scolastico, attraverso progetti creati ad hoc e che siano più incisivi e specialistici.
Educare le giovani generazioni all’educazione stradale vuol dire educarli alla legalità, al benessere, ad un rapporto virtuoso con l’ambiente, con il territorio e con gli altri. L’educazione stradale rivolta alle nuove generazioni deve essere coinvolgente, partecipativa ed esplorativa.
Un elemento fondamentale nel percorso educativo è rappresentato dal lavoro sulla consapevolezza del rischio con l’obiettivo di dare vita ad un Documento condiviso sul Rischio personale e sociale che faccia riflettere i giovani sul senso di onnipotenza e “immortalità” che domina le loro menti.
Il senso di onnipotenza e infallibilità giovanile - oggi più che mai - ha bisogno di educazione e di una buona dose di realismo attraverso la condivisione di storie non a lieto fine.
“Che stagione l'adolescenza. Senti di poter esser tutto e ancora non sei nulla e proprio questa è la ragione della tua onnipotenza mentale.”
(Eugenio Scalfari)
Dott.ssa Maura Ianni
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