La dermocosmesi specializzata per la pelle dei pazienti oncologici
La pelle è il nostro primo strumento di comunicazione: rappresenta contatto, relazione e scambio. La persona che riceve una diagnosi di cancro subisce un forte impatto psicologico che muta in stress mentale durante le cure: tutto questo ha conseguenze sulla pelle che si aggiungono agli effetti collaterali provocati dalla malattia e dalle terapie che vengono adottate per combatterla.
Oggi è fondamentale concentrarsi sulla guarigione, così come sulla prevenzione e sul controllo dei diversi effetti collaterali causati dalle terapie oncologiche. Nel corso degli anni, ho spesso ricevuto contatti da pazienti fin dall'inizio del loro percorso terapico: mi chiedevano di assisterli quando iniziavano a manifestarsi i primi effetti collaterali come l'alopecia, i danni alle unghie, alle ciglia e alle sopracciglia, il prurito, le eruzioni cutanee, le ulcerazioni, le fissurazioni, la secchezza cutanea e le irritazioni, nonché le patologie alle mani e ai piedi.
Oltre ad essere visivamente fastidiosi, gli effetti collaterali delle terapie oncologiche sulla pelle sono spesso debilitanti nella vita quotidiana. In questo contesto assume un ruolo fondamentale la dermocosmesi specializzata che ha il compito di individuare le necessità della pelle dei pazienti e utilizzare trattamenti e prodotti cosmetici specifici per curare e risolvere le problematiche cutanee causate dalle terapie oncologiche.
Il progresso scientifico nel campo cosmetico ha fatto enormi passi avanti. Oggi abbiamo a disposizione eccellenti prodotti cosmetici capaci di idratare, lenire e proteggere la nostra pelle durante il difficile periodo della malattia. Tuttavia, è sempre fondamentale prendere in considerazione il consiglio di un esperto qualificato: oltre alla sua capacità di ascolto, accoglienza ed empatia, un professionista specializzato studia un protocollo di cura dermocosmetica personalizzato, crea prodotti cosmetici formulati con ingredienti adatti ed ecodermocompatibili, fornisce consigli sulla corretta detersione del corpo (uno step fondamentale da effettuare prima di qualsiasi trattamento dermocosmetico).
È necessario monitorare la persona lungo tutto il percorso della malattia e della terapia oncologica, poiché talvolta la stessa cura dermocosmetica deve essere adattata e modificata. Inoltre, è fondamentale fare in modo che il paziente oncologico non si privi di nulla, persino l’esposizione al sole gli è concessa se svolta in modalità corrette!
Quando si affronta una terapia oncologica, è necessario prestare particolare attenzione alla protezione della pelle dai raggi UV. I farmaci antineoplastici possono provocare reazioni indesiderate dopo l'esposizione ai raggi solari; tra questi i più aggressivi sono il cisplatino, il fluorouracile e il metotrexato. È sconsigliato esporsi al sole durante le ore di punta (dalle 12 alle 17), è preferibile farlo in altri orari. Si consiglia l'utilizzo di cappelli, possibilmente a falda larga, e occhiali da sole.
Dovremmo indossare indumenti che possiedono un alto fattore di protezione solare, fatti magari con cotone greggio e non sbiancato, viscosa di cotone e misto bambù. Il prodotto solare dovrebbe essere privo di profumo, con una texture leggera e facile da spalmare. Consiglio sempre l'uso di una crema solare o un latte solare e suggerisco di evitare le formulazioni in spray che possono essere inalate e causare reazioni indesiderate.
È preferibile utilizzare una protezione solare con filtri fisici, ampio spettro e basso impatto ambientale. Alcune sostanze, come i cosiddetti perturbatori endocrini (ad esempio il benzofenone-3), non dovrebbero essere presenti nei prodotti utilizzati per la fotoprotezione. I petrolati non sono biodegradabili. Inoltre, non tutti gli emulsionanti sono idonei.
Non possiamo escludere completamente questa categoria in una prescrizione cosmetica, poiché sono importanti e ampiamente utilizzati per conferire viscosità ed emollienza al prodotto. Tuttavia, è importante fare attenzione alla presenza o assenza di formaldeide e di specifici conservanti.
Pertanto, è essenziale affidarsi a un consulente specializzato nel settore che abbia conoscenze approfondite in materia e che sappia selezionare formulazioni ricche di ingredienti come: filtri solari brevettati fotostabili, con ampio spettro per proteggere dagli UVA-UVB visibili e infrarossi; estratti innovativi con attività antiossidante del polypodium leucotomos (una felce con proprietà interessanti in ambito dermocosmetico); vitamina E; tè verde; acido ialuronico; oli vegetali; glicosilasi.
Tutti questi ingredienti non solo idratano e ci proteggono dai danni del sole, ma hanno anche proprietà riparatrici per la nostra barriera cutanea, che rappresenta uno dei bersagli più vulnerabili delle terapie antineoplastiche. È possibile utilizzare anche trucco "da spiaggia", a condizione che sia resistente all'acqua, non comedogeno, con un sistema filtrante brevettato e, ovviamente, testato dermatologicamente e oftalmologicamente.
Se non siamo esperti in materia, dobbiamo chiedere informazioni a consulenti seri e informati per leggere l'etichetta.
È vero: solo chi vive un dolore in prima persona può davvero comprenderlo; coloro che assistono una persona malata hanno il difficile compito di supportarla e sostenerla in ogni momento, condividendo questo dolore indescrivibile piuttosto che comprendendolo.
Noi, professionisti della cosmesi specializzata, abbiamo il compito di aiutare il paziente a non rinunciare al proprio benessere, alla fiducia in sé e alla cura di sé durante la difficile fase della malattia.
Come dimostra l'esperienza di Ricomincio da Me, l’associazione che ho fondato e presiedo, è fondamentale che il professionista specializzato, come nel mio caso il farmacista, sia riconosciuto come il primo punto di riferimento per risolvere le problematiche legate alla pelle: dobbiamo puntare su una dermocosmetica etica, che possa generare valore condiviso.
Dott.ssa Myriam Mazza
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