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Berlino est, 1989. ricordi di una giovane libraia

€ 15,00Prezzo
  • Editore: Jolly Roger

    Pagine: 296

     

  • La ventunenne Isabel Ziegler si trova a gestire da sola la libreria della madre fuggita un anno prima da Berlino Est per tornare a Londra, sua città natale. In seguito anche il padre, giornalista, è costretto a lasciare la Cortina di Ferro per non subire ritorsioni. Per fortuna la giovane Isabel è circondata dall’affetto del gemello Gabriel e dello zio Karl. Nella sua vita irrompe con violenza Gert Bürk, un amico d’infanzia del padre, che ora però nutre una profonda invidia nei confronti della famiglia Ziegler. Da qui una serie di eventi, presenteranno un romanzo storico ricco di adrenalina. Il personaggio principale è certamente quello di Isabel Ziegler, attraverso i suoi occhi, infatti, il lettore si troverà catapultato in una realtà storica di grande portata. Isabel vive gli anni dove il muro di Berlino divide la città, rendendo i due fronti assolutamente diversi nel modo in cui si vive e ci si approccia alle cose. Isabel è un personaggio poliedrico, se dapprima la sua figura sarà contorniata da elementi placidi e tranquilli, nel corso della narrazione, ella subirà diverse metamorfosi, divenendo una farfalla pronta a spiccare il volo. Il suo personaggio, di fatti, subisce numerosi mutamenti: se in un primo momento gestisce semplicemente la libreria appartenuta a sua madre, successivamente diviene una scrittrice di successo di libri per bambini e ragazzi. Il suo cambiamento, sembra in qualche maniera tenere il passo dei mutamenti sociali. Il suo rinnovato abbigliamento, una passata di trucco iridescente, tacchi alti e voglia di uscire per momenti di svago, la rendono capitolo dopo capitolo un personaggio moderno e fortemente interessante. Di grande rilevanza, nel libro di Casartelli sono i rapporti umani: molti di essi infatti, contraddistinguono e caratterizzano il personaggio di Isabel. Di forte essenzialità, infatti la presenza di suo zio Karl e del suo fratello gemello Gabriel. In seguito alla fuga dei coniugi Ziegler, infatti, il loro nido familiare scandisce usanze e tradizioni di grande impatto. I tre, divengono quindi una sorta di trio affiatato, dove le cene familiari, le lunghe chiacchierate e le confessioni cuore a cuore, stabiliscono le basi per una casa calda, incapace di crollare. Lo zio Karl, in qualche maniera riveste il ruolo di un padre che ormai manca all’appello. Il gemello Gabriel, attraversa una sorta di metamorfosi: da scapestrato Peter pan, diviene un attento lavoratore, un ascoltatore amabile, un fratello importante. I fratelli Zielger strizzano l’occhio alla modernità, tra di loro, infatti, non vi sono scissioni gender. Ognuno ha compiti egualitari in casa e fuori casa. Non vi sono “cose da donne” e “cose da uomini”. Isabel capisce di auto e motori, e Gabriel corre a fare spesa e cucina ottimi pranzi. Una presa di posizione, quella di Casartelli, che nel suo testo per quanto riferito agli anni addietro, manifesta con grande orgoglio una certa contemporaneità. 

    Sullo sfondo una Berlino assediata da spie, malumori generali, voglia di cambiamento. Un muro che nella sua tristezza e pressione, sembra ricordare la prigionia forzata della pandemia covid. Un libro storico che ben presta il fianco ad una storia emozionante, dove famiglia, amore, storia e futuro si mescolano insieme, regalando al lettore la storia di una giovane libraia che non ha mai smesso di sognare.

     

    Dott.ssa Lisa Di Giovanni

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