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L'editoriale

Cari lettori,
apriamo questo numero con una teoria, secondo la quale, uomini e donne dovrebbero camminare sullo stesso piano. In pratica, cita la Dott.ssa Samatha Galloppa, la narrazione collettiva sembra aver spostato l’ago della bilancia: la donna viene descritta come più empatica, resiliente, matura; l’uomo, invece, appare spesso in secondo piano, colpevolizzato, ridotto al ruolo di chi deve imparare, correggersi. Occorre quindi un cambio di paradigma.
Di cambiamento ci parla anche il Dott. Antonio Nuzzachi che ci racconta il vissuto quotidiano di Giulia, una mamma lavoratrice di 35 anni e di come deve attuare il cambiamento per ovviare ai ritmi di una vita frenetica e vivere al meglio le sue giornate lavorative. Ma questo cambiamento può anche destare invidia da parte soprattutto delle proprie amiche, come racconta nel suo articolo la Dott.ssa Lisa Di Giovanni. L’invidia negativa non dice: “Vorrei ciò che hai tu”. Dice: “Non sopporto che tu ce l’abbia”.
È un sentimento che non porta al miglioramento, ma al discredito dell’altro. Qualunque sia la motivazione che possa portare al tuo benessere, perseguila, se serve a raggiungere i propri obiettivi, come ci spiega la Dott.ssa Anna Schettino. Per "motivazione" si intende la spinta interna che induce un soggetto a compiere un’azione. Così come bisogna passare all'azione sotto le lenzuola. Per risvegliare l'eros di coppia, la sessuologa Dott.ssa Diana Resuttana suggerisce di parlare con il partner delle fasi in cui la libido cambia, aiutando così ad inventare rituali nuovi: una cena sensoriale, un gioco condiviso, un tempo dedicato solo alla vicinanza.
Ogni cambiamento può diventare un’occasione per scrivere una nuova pagina della propria intimità. A patto che il sesso non diventi una dipendenza. E proprio per sconfiggere le dipendenze, come quelle dell'alcol, la Dott.ssa Valentina Di Ludovico ci presenta i benefici dell'arteterapia, un approccio di sostegno non-verbale, mediante l’utilizzo di materiali artistici, che si basa sul presupposto secondo cui il processo creativo corrisponde ad un miglioramento dello stato di benessere della persona, migliorandone la qualità del vissuto.
Chiude questo numero l'articolo della Dott.ssa Anna Palermo che ci illustra come anche in classe, gli studenti possono applicare l'intelligenza emotiva per favorire relazioni sane, apprendimento efficace e benessere personale. Nella scuola, l’intelligenza emotiva si coltiva ogni giorno, spesso in modi semplici ma profondamente trasformativi. Un autunno ricco di argomenti eccitanti e interessanti.
A tutti Voi auguriamo,
Buona lettura.
Vito Gadaleta
Direttore responsabile





