La tela di Archimede
Autore: Riccardo Mangiacapra
Editore: Spirito libero Edizioni
Pagine: 165
Il romanzo si sviluppa attraverso la storia di due amici italiani, Roberto e il narratore, che si trasferiscono a Londra per inseguire il successo nel mondo della finanza. La loro è un’avventura che mescola ambizione, sacrifici e un continuo confronto con le proprie radici. Lo stile narrativo è incisivo e coinvolgente, alternando momenti di riflessione profonda a scene di vita quotidiana, tra uffici finanziari, partite di calcio nel parco e il desiderio di appartenenza in una città frenetica e multiculturale. L’autore riesce a delineare un quadro realistico della City, con la sua spietata competizione e il fascino del successo, senza mai trascurare il lato umano dei protagonisti. Il personaggio di Roberto è particolarmente interessante: cresciuto in un ambiente difficile a Palermo, ha dovuto lottare per distaccarsi da un destino segnato dalla violenza. La sua storia, fatta di scelte dolorose e di un’eterna ricerca di riscatto, è una delle parti più intense del romanzo. Roberto rappresenta la determinazione e la resilienza umana, e la sua crescita personale è descritta con grande sensibilità e realismo. Il narratore, amico di Roberto, aggiunge una dimensione di introspezione alla storia. Attraverso i suoi occhi, il lettore esplora non solo il mondo della finanza, ma anche le sfide emotive e morali che i protagonisti devono affrontare. La sua voce narrativa è autentica e offre un equilibrio perfetto tra osservazione e partecipazione attiva agli eventi. Lo stile narrativo è incisivo e coinvolgente, alternando momenti di riflessione profonda a scene di vita quotidiana. Le descrizioni degli uffici finanziari, delle partite di calcio nel parco e delle strade di Londra sono vivide e dettagliate, permettendo al lettore di immergersi completamente nell'atmosfera del romanzo. L’autore riesce a delineare un quadro realistico della City, con la sua spietata competizione e il fascino del successo, senza mai trascurare il lato umano dei protagonisti. L’ambientazione londinese, con i suoi contrasti tra il lusso della City e la multiculturalità dei quartieri popolari, è descritta con grande attenzione ai dettagli, offrendo uno sfondo dinamico alla vicenda. Le descrizioni delle diverse aree di Londra non solo aggiungono profondità al romanzo, ma evidenziano anche le differenze socio-culturali che i protagonisti devono navigare. Uno degli aspetti più interessanti del libro è il tema dell’identità e dell’appartenenza. I protagonisti non sono semplicemente immigrati in cerca di fortuna, ma uomini in continua ricerca di un “centro di gravità permanente”, come suggerisce una citazione musicale che richiama il senso di sradicamento e di adattamento forzato. La narrazione riesce a bilanciare momenti di riflessione con episodi più dinamici, mantenendo un buon ritmo. Il linguaggio è diretto, con dialoghi vivaci e descrizioni che restituiscono con efficacia il clima di sfida e ambizione che permea il mondo della finanza londinese. Il romanzo esplora anche il concetto di successo e il prezzo che si paga per raggiungerlo. Attraverso le esperienze dei protagonisti, l'autore mette in luce le sfide etiche e personali che accompagnano l'ambizione. Le scelte difficili, i sacrifici e le vittorie dei personaggi offrono una riflessione profonda sul significato del successo e della realizzazione personale. La storia è ben costruita, con personaggi credibili e complessi. L'ambientazione londinese è descritta con realismo e dettagli evocativi. Vi è un buon equilibrio tra introspezione e dinamismo narrativo, mentre le tematiche affrontate offrono profonde riflessioni sul successo, l'identità e il senso di appartenenza. Un libro che esplora il concetto di identità, successo e amicizia in un contesto moderno e cosmopolita. Ideale per chi ama le storie di crescita personale e di ricerca di un posto nel mondo. Consigliato a chi cerca una lettura intensa, capace di far riflettere e di emozionare.
Lisa Di Giovanni