Eccomi ci sono ancora
Autore: Gina Scanzani
Editore: Terre sommerse
Pagine: 158
Gina Scanzani, donna combattiva nella vita, trova nella scrittura il mezzo per dialogare con sé stessa e con il mondo, esprimendo la sua lotta contro le paure più profonde. 'Eccomi ci sono ancora' è un invito sincero al lettore: guardare oltre le apparenze e non rifugiarsi dietro di esse. In questo libro l’autrice spalanca la finestra dell’anima, condividendo sentimenti autentici e profondi, per conoscersi e affrontare il suo acerrimo nemico. Fin dalle prime pagine, Scanzani dichiara con forza: “Narro ciò che spesso resta in silenzio”. Una dichiarazione d’intenti che prepara il lettore a un viaggio letterario intenso e carico di emozioni. Il romanzo trae la sua autenticità da momenti fedelmente ricostruiti e trascritti dal diario personale dell’autrice, che undici anni prima si è trovata a combattere contro un nemico invisibile. La storia prende avvio nel 2012, con una recidiva tumorale che getta la protagonista in un profondo sconforto. Il testo segue un percorso introspettivo: inizialmente dominano paura e incredulità, poi emerge la consapevolezza che da soli non si può vincere. L’amore e la vicinanza degli altri diventano alleati preziosi in una battaglia tanto complessa. Seguono i racconti dei ricoveri, la paura di trovarsi faccia a faccia con un nemico insidioso, l’orrore della radioterapia, fino al momento in cui la minaccia si dissolve, lasciando spazio a una profonda ricostruzione interiore. Con un linguaggio semplice e scorrevole, l’autrice racconta non solo la lotta contro il cancro ma anche contro tutto ciò che tenta di strappare voce, dignità e identità. Di grande impatto è il concetto di “maratona”: ogni fase della vita è una corsa a ostacoli. La recidiva rappresenta la sua “terza maratona”, un percorso difficile che, nonostante tutto, la vede protagonista e vincitrice. La scrittura terapeutica diventa per Scanzani un tassello fondamentale nel ritrovamento di sé stessa. Il romanzo è un viaggio emozionante che affronta la perdita dei capelli, la mancanza di forza, il sottile egoismo nel vedere gli altri vivere mentre si è a un passo dalla morte. Un racconto sincero e diretto, rivolto non solo a chi conosce la sclerosi tuberosa o le diverse forme di cancro, ma anche a chi desidera guardare oltre, conoscere la vita nei suoi toni più scuri, e affrontare con coraggio le sue sfide. Al centro del romanzo non c’è solo la malattia, ma anche l’amore: quello che lega l’autrice a sua madre, descritta come faro nel buio, sciarpa d’inverno, miele per i malanni. 'Eccomi ci sono ancora' è un titolo che racchiude una dichiarazione potente: non è mai troppo tardi per salvarsi dal baratro e ritrovare sé stessi.
Dott.sssa Lisa Di Giovanni