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Meditazione: un rimedio contro stress, rabbia e paura
Il capo ufficio mi stressa, mia moglie mi stressa, il traffico mi stressa. Vado sempre di corsa, insomma, una vita da maratoneta. Ma il rimedio a questa vita caotica e complicata c’è ed è dentro di noi: trovare la nostra pace interiore. Come?
Ve lo spiego subito.
Più di una volta mi sono sentito dire che per combattere lo stress, la rabbia, le delusioni, le ansie e le paure, avrei dovuto avvicinarmi alla pratica della meditazione.
Come tanti pensavo che sarebbe stato uno spreco di tempo, stare seduto con le mani in mano e le gambe incrociate, gli occhi chiusi e non pensare a niente. Ma poi, come si fa a non pensare a niente?
E cosa faccio tutto il tempo con gli occhi chiusi senza pensare a nulla?
È possibile? Come si fa? Come fa la meditazione a far sparire lo stress, la rabbia e la paura?
Da vero scettico ironizzavo spesso su questa pratica orientale.
Per soddisfare la mia perpetua curiosità, ho iniziato ad informarmi su internet sulle varie tecniche di meditazione e soprattutto a cercare di capire a cosa servisse realmente. Ho iniziato così a procurarmi dei testi riguardanti questo argomento. Ho letto tanto e ho appreso tanto al punto tale da iniziare la pratica da autodidatta.
La curiosità è femmina!
Non solo, anche la mia…
Questa mia ricerca e soprattutto, questo mio viaggio verso la scoperta di me stesso, mi ha fatto capire che il vero obiettivo della meditazione non è quello di “non pensare a nulla”, al contrario: è quello di concentrare e comprendere la propria mente al fine di raggiungere gradualmente un livello superiore di consapevolezza e soprattutto un livello di calma interiore.
Meditando con regolarità - possibilmente tutti i giorni - è possibile controllare le proprie emozioni, migliorare la concentrazione, alleviare lo stress e persino entrare in maggiore sintonia con le persone che ci circondano.
La pratica continua ci regalerà un senso di tranquillità e pace mentale, indipendentemente da quello che succede intorno a noi.
A me è successo così.
Esistono diversi metodi per meditare, quindi se una tecnica ci sembra poco efficace, possiamo provarne altre più adatte alle nostre esigenze.
Vietato arrendersi.
Gli esperti consigliano di praticare la meditazione in un posto calmo e possibilmente silenzioso.
Per questo si predilige effettuare la seduta nelle prime ore del mattino, prima di iniziare la nostra routine, evitando così di essere distratti da qualsiasi stimolo esterno e distrazione.
Basta svegliarsi quindici minuti prima della nostra abituale sveglia. In questo modo avremo intorno a noi il massimo della calma, senza alcun rumore molesto che possa distrarci. Potremo così concentrarci esclusivamente sull'esercizio. Trova un luogo in cui non corri il rischio di essere interrotto per tutta la durata della meditazione, che sia di 5 minuti o mezz'ora. Il tuo spazio dedicato a questa pratica non dovrà essere “completamente” silenzioso, quindi non avrai bisogno dei tappi per le orecchie.
Il rumore di un’auto che passa o un cane che abbaia non dovrebbe pregiudicare la riuscita della meditazione.
In realtà, una componente importante di questa pratica consiste nel fatto di essere consapevole dei rumori circostanti, senza permettere loro di prendere il sopravvento sulla mente. Non deve essere necessariamente un ampio spazio: anche una cabina armadio o un piccolo ufficio sono utili per meditare, a patto di avere la giusta privacy.
Naturalmente dobbiamo evitare qualsiasi tipo di distrazione: spegniamo la TV e il telefono, cercando di tenere lontano, nel limite del possibile, qualsiasi dispositivo che genera rumore. Evitare qualsiasi tipo di distrazione vuol dire anche non essere infastiditi da abiti troppo stretti e scomodi. Per questo è consigliabile un tipo di abbigliamento confortevole - magari una tuta morbida - e sicuramente senza indossare le scarpe.
Se hai deciso di meditare in un luogo la cui temperatura non è al quanto confortevole e se assumi la posizione da seduto a gambe incrociate, potresti aver freddo alle gambe: meglio coprirle con una copertina in modo da avere un maggiore comfort.
Prima di iniziare stabilisci la durata della seduta. Sebbene molti esperti raccomandino due sedute al giorno da 20 minuti, i principianti possono incominciare con 5 minuti al giorno. Una volta decisa la durata, cerca di rispettarla. Non scoraggiarti se hai l'impressione che non sia efficace.
Ci vorrà tempo e molta pratica per ottenere il massimo dalla pratica meditativa. All'inizio, la cosa più importante è continuare a provare. Programma una sveglia scegliendo una melodia gradevole per sapere quando il tempo a tua disposizione è terminato.
Durante la meditazione è importante sentirsi a proprio agio. Pertanto, è di fondamentale importanza trovare la posizione giusta. Di solito, predisponendo un tappeto oppure un materassino da yoga, ci si siede a terra su un cuscino nella posizione del loto, ossia seduto con le gambe incrociate dove entrambi i piedi toccano la parte superiore delle cosce, o del mezzo loto: in questo caso un solo piede tocca la parte superiore della coscia.
Tuttavia, può risultare scomoda se i muscoli delle gambe, del bacino e della zona lombare non sono abbastanza elastici.
Non preoccuparti, è del tutto normale; non tutti possiedono la stessa elasticità. Quindi, scegli una postura che ti permetta di stare seduto con la schiena dritta. Puoi sederti su una sedia o una piccola panca da meditazione, su un cuscino, facendo in modo che le ginocchia tocchino il pavimento.
Una volta seduto, la pelvi deve essere inclinata in avanti in modo che la colonna vertebrale gravi omogeneamente sulle ossa del bacino, ovvero sulla struttura che sostiene il peso del corpo in posizione seduta.
Per inclinare il bacino e assumere la posizione corretta, siediti sul bordo di un cuscino alto oppure posiziona uno spessore (7-10 cm) sotto le gambe posteriori di una sedia. Trovata la posizione giusta, concentrati sul resto della schiena. In questa posizione - come la chiamo io una scomodità confortevole - eviterai di addormentarti.
Trovare la posizione corretta non è semplice e richiede pratica. Solo in questo modo riuscirai a rilassare il busto, applicando solo un leggerissimo sforzo per mantenere l'equilibrio.
Ogni volta che avverti una leggera tensione, rilassa l'area interessata. Se nel frattempo ti curvi con la schiena, controlla la postura e cerca di riequilibrare il busto per distendere la zona.
Generalmente le mani sono adagiate sul grembo, con i palmi rivolti verso l’alto, la destra sulla sinistra ed entrambi i pollici che si toccano. Tuttavia, puoi anche appoggiarle semplicemente sulle ginocchia.
La meditazione può essere eseguita con gli occhi aperti o chiusi.
Se sei un principiante, ti conviene tenerli chiusi per evitare distrazioni visive.
Il noto musicista Renzo Arbore, un po’ di anni fa, in una nota pubblicità di una bevanda diceva:
“meditate gente…meditate!.
La redazione