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La postura è il nostro "biglietto da visita"

Il nostro atteggiamento posturale è influenzato essenzialmente da tre fattori: il nostro stile di vita, la nostra emotività, ultimo, ma decisamente importante, la forza di gravità (ebbene sì, non dimentichiamo che la Terra ci attrae verso il suo centro!).

La principale causa nel mondo occidentale di dolori alla schiena e alle articolazioni è da attribuire ad abitudini posturali scorrette e all’inattività. 

Personalmente mi capita di parlare con le persone e alla prima risposta approssimativa al “ciao come stai?” “bene, grazie”, seguono spesso una serie di lamentele su dolori diffusi alle ossa o improbabili contratture muscolari. Ebbene, spesso non vi è alcunché di patologico, se non la quasi totale assenza di movimento che rende deboli e poco attivi i nostri muscoli.

Negli adulti, i problemi posturali sono legati alla tipologia di lavoro (troppe ore seduti alla scrivania, davanti al pc o al contrario, troppi pesi da portare), ma anche a cattive abitudini come tenere lo sguardo fisso e la testa ricurva sullo smartphone, l’assenza, o quasi, di attività sportiva, sedersi con le gambe incrociate, distribuire male i carichi o, ad esempio (per le donne), indossare scarpe con tacchi troppo alti per troppo tempo. 

Insegnante di yoga

Una postura corretta prevede il petto aperto, il collo allungato, dorso non eccessivamente flesso, così da far lavorare bene i polmoni in espansione, curva naturale della colonna lombare, anche allineate.

Per verificare se il vostro allineamento posturale è nella norma, o più correttamente neutro, potete avvalervi di un semplicissimo bastone, magari un manico di scopa, e porvi in stazione eretta; a questo punto con l’aiuto di qualcuno, porlo dietro la colonna e verificare che il bastone sia toccato da tre punti specifici: l’occipite (osso cranico piatto), centro del dorso e centro del sacro.

Se questi tre punti formano una linea retta immaginaria, allora la tua postura non ha subìto alterazioni.

 

In caso contrario la vostra colonna potrebbe aver assunto un paramorfismo, un atteggiamento posturale scorretto che può essere modificato con un preciso lavoro, oppure un dismorfismo, cioè una modifica strutturale permanente della colonna. 

Coppie anziane Yoga Praticare

Tornerò sicuramente in un altro momento sulla declinazione più precisa dei paramorfismi e dei dismorfismi, ma ora vorrei soffermarmi sul caso in assoluto più complicato che mi sia capitato durante la carriera. 

Il signor Francesco (nome di fantasia), conducente di autobus per circa 40 anni, va finalmente in pensione e decide di accompagnare la moglie alla sua lezione di Pilates collettiva e di effettuare egli stesso una seduta di prova.

Ad onor del vero, quando ho visto Francesco la prima volta ho pensato subito che difficilmente avrei potuto aiutarlo, soprattutto in una situazione di gruppo senza un lavoro ad hoc.

Il suo problema era una ipercifosi cronica (dorso eccessivamente ricurvo) associata alla perdita della curva fisiologica lombare, insomma, quella che volgarmente chiameremmo “gobba”.

Eppure, in otto mesi di lavoro insieme, Francesco è cambiato tantissimo, anche se non abbiamo corretto la patologia giacchè irreversibile.

 

Abbiamo agito andando a migliorare ciò che muscolarmente aveva ampi margini, modificando sia otticamente la figura del nostro caro autista (petto più fiero, gambe allungate posteriormente), che funzionalmente, andando a rafforzare i muscoli deboli e a rilassare quelli in continua tensione.

Risultato? Miglioramento delle performance di forza e resistenza, meno dolori, ma soprattutto il raggiungimento di una figura decisamente allungata!

 

Tutto ciò è accaduto soprattutto grazie alla forza di volontà di Francesco che, anche nei momenti più intensi e faticosi, non ha mai mollato, rimanendo centrato sul suo obiettivo, cioè sentirsi semplicemente meglio. 

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Anche tu puoi intraprendere questo percorso.

Per avere consapevolezza della tua postura ed iniziare a correggerla attuando un vero e proprio “reset posturale”, puoi iniziare da questi piccoli esercizi: 

  1. Trova il tuo centro stando in piedi bene eretto. Tieni il mento parallelo al pavimento, leggermente retratto, attiva le spalle rivolgendole indietro e mantieni l’addome contratto. Immagina che ci sia un filo che ti sorregge dal centro della testa verso l’alto e distribuisci uniformemente il peso su entrambi i piedi; rimani nella posizione per qualche minuto ed ascolta le tue sensazioni.

  2. Utilizza una parete per correggere l’allineamento della colonna. Immagina ci sia una linea retta che collega tre punti: osso occipitale, centro delle scapole e osso sacro. Questi tre punti dovranno sfiorare la parete lasciando un po' di spazio nella zona lombare, ed i talloni 5-10 cm distanti da essa (mi raccomando, lo spazio della zona lombare deve essere piccolissimo, se eccessivo, cerca di attaccare la colonna alla parete!).

Lo stesso esercizio può essere fatto anche da seduti, formando un angolo retto con il corpo. 

Ecco piccoli pratici consigli:

  • regola il monitor del pc e la sedia in modo da non tenere il dorso ed il collo troppo ricurvi;

  • regola il sedile dell’auto cercando una posizione che da un lato non tenga troppo in tensione le braccia e le gambe, e dall’altro non ti faccia rannicchiare su te stesso;

  • quando rimani per molto tempo seduto, procurati una sedia ergonomica, e ogni tanto pensa a quel famoso filo al centro della testa che ti tira su e strizza i glutei;

  • non tralasciare la bontà del cuscino e del materasso su cui dormi (ricordati che ci trascorri molte ore!).

Come accennavo all’inizio, la nostra postura è influenzata in maniera determinante dai nostri carichi emotivi e dal nostro carattere: libera le tue emozioni, non stressare eccessivamente la tua mente e, se necessario, lascia andare le tue inibizioni. In questo modo, pian piano, acquisirai una maggiore armonia tra corpo e mente, e soprattutto più fiducia in te stesso.

Parola della tua maestra di Pilates! 

Giovanna Iovino

Pilates Trainer

 

giovannaiovino@hotmail.it – FB PAGE Giovanna Iovino Pilates Trainer

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