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SempliceMENTE
Rubrica a cura della Dott.ssa Maura Ianni
Psicologa e Psicoterapeuta
I nuovi doni della Befana
“Viene viene la Befana. Da una terra assai lontana, così lontana che non c’è…la Befana, sai chi è?” Così si interrogava Gianni Rodari sull’origine della nonnetta più amata e temuta di sempre. La vecchietta un pò bruttina che conosce l’animo di ciascun bambino e che dona ad ogni pargoletto doni e carbone.
La befana fa sognare grandi e piccini che speranzosi attendono i doni sperati come riconoscimento della buona o cattiva condotta dell’anno. Immagino una befana dei grandi che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, carica di doni e carbone, fa visita a genitori, zii, nonni, cugini, a tutti coloro che non godono più dell’immunità dell’ingenua fanciullezza…..Calze colorate piene di suggerimenti, appunti, rimproveri, elogi e congratulazioni.
La Befana suggerisce di non essere troppo critici con gli altri perché troppe proiezioni non permettono alla mente di compiere una discreta autoanalisi e una buona conoscenza dei propri vizi e delle proprie virtù. La Befana fa un critico appunto a chi non ha teso la mano ad un amico bisognoso, a chi non ha ascoltato il grido di dolore di un vicino. Un critico appunto a chi non ha raggiunto la consapevolezza che la condivisione è la base per vivere una buona vita. Un critico appunto a chi non è stato capace di pronunciare una parola di conforto o di dare una pacca sulla spalla. Un critico appunto a chi ha perso il piacere di stare in compagnia e ha preferito la solitaria socialità virtuale. Un critico appunto a chi non ha fatto il proprio dovere e ha pensato solo a soddisfare il proprio interesse. L’amata e temuta nonnetta immaginaria non si risparmia di criticare amaramente chi ha abusato dei deboli, dei sottoposti, degli animali, del potere; chi narcisisticamente ha immaginato la propria vita come una vita che non deve tener conto dell’altro, dell’oltre e dell’altrove. Critica per chi dà troppo valore all’avere e troppo poco all’essere.
Non solo carbone amaro per chi non si cura di sè stesso, degli altri e del mondo circostante ma anche elogi e congratulazioni nel bagaglio della Befana dei grandi. Elogi per chi si prende cura del corpo e della mente, a chi si pone domande e a chi chiede il confronto. Elogi per chi studia, s’informa, per chi si mette in discussione ed è capace di ascolto e di accoglienza. Elogio per chi ama porsi domande ed è sempre alla ricerca di nuove risposte. Congratulazioni a chi è capace di conforto e sostegno, per chi non smette mai di credere nella forza della reciprocità e nella potenza dell’empatia. Congratulazioni a chi è capace di godere della bellezza delle piccole cose, a chi sventola la bandiera dell’umiltà, a chi rispetta la natura, a chi sa accarezzare, abbracciare, a chi sa sognare. La Befana dona preziosissime congratulazioni a chi continua a “lottare” per un mondo migliore.
Dott.ssa Maura Ianni
Psicologa e Psicoterapeuta
Docente Università di Roma Tor Vergata