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Il vino, considerato da sempre, custode del buon umore, è intrinsecamente legato alla storia dell’uomo, pur consapevoli che dalle origini ad oggi vi è stata una evoluzione rispetto a ciò che bevevano i nostri antenati.
“Duceret apricis in collibus uva colorem”, sui colli assolati l’uva prenderà colore” così si esprimeva, nelle sue Bucoliche, Virgilio, il più grande poeta di Roma per evidenziare l’importanza delle viti esposte al sole. Ancora oggi, infatti, i migliori vigneti del mondo si trovano su colline con versanti a Sud-Sud-Est nell’emisfero settentrionale. Si narra, secondo la leggenda greca, che Dioniso, dio della fertilità, del vino e del piacere, ha donato al popolo la pianta della vite e gli ha insegnato a creare una bevanda che stimola l'energia creativa, l’amore, l'amicizia, il divertimento e l'allegria; grazie ai Greci il vino si diffonderà in quelle che ancora oggi sono le maggiori aree di produzione: Italia, Francia e Spagna.
Esaltazione del gusto e accostamento e accostamento esperenziale
In Italia, se si pensa al vino c’è un immediato rimando al cibo e quindi al suo accostamento più adeguato: il bianco solitamente con il pesce, il rosso con la carne, poi si passa più nel dettaglio sulla scelta della tipologia, c’è quello più fruttato, corposo, delicato, praticamente ne esiste uno specifico per ogni accostamento a pietanze.
Sempre più frequente il vino e le cantine sono divenute mete di viaggi enogastronomici e, di recente, anche mete di viaggi sensoriali poiché, sorseggiarlo induce a riflessioni interiori. In realtà questo approccio riflessivo al vino è consuetudine in paesi esteri già da diversi anni, ma sta spopolando anche in Italia. Siamo in presenza di quello che viene più prettamente definito accostamento esperienziale: si sorseggia fuori dai pasti, in piacevoli chiacchierate tra amici, mentre ci si confronta sul vivere e ci si immerge in profonde riflessioni sull’Essere.
Il consumo del vino dealcolato
Premesso che l’uva utilizzata per il vino è differente dall’uva da tavola, in Europa il vino può essere prodotto solo da uve della specie Vitis Vinifera. Ne esistono tantissime varietà, molte conosciute da tutti come Merlot, Chardonnay, Cabernet Sauvignon…. Negli Stati Uniti invece, può essere usata anche la Vite Americana, di cui esistono differenti specie come la Vitis labrusca o la Vitis Riparia.L’Italia è il Paese con il numero più alto di vitigni autoctoni registrati e usati per la vinificazione.
Dal 2021, l’Unione Europea ha riconosciuto e normato la possibilità di immettere in commercio il vino dealcolato, distinguendolo tra quello con un tasso alcolico fino allo 0,5% vol. e quello definito “parzialmente dealcolato”, con un tasso superiore allo 0,5% vol. Promosso inizialmente come nuova sfida contro il calo generale dei consumi, si è subito affermato registrando una rapida crescita della domanda proveniente prevalentemente dai mercati inglesi (USA e Regno Unito in testa).
Cosa dicono le ricerche scientifica sugli effetti del vino
Diverse sono le riviste scientifiche che hanno trattato il tema del vino e della salute; sono riviste che forniscono una vasta gamma di studi ed esaminano i benefici e i rischi del consumo di vino. The Lancet, rivista medica di alto livello, ha trattato il consumo di alcol, incluso il vino, e le sue implicazioni per la salute pubblica. Secondo gli studi pubblicati, le implicazioni del consumo di vino e alcol sulla salute variano significativamente con l'età.
Per i giovani di età compresa tra 15 e 39 anni, il consumo di alcol non offre benefici per la salute e comporta numerosi rischi, inclusi incidenti, suicidi e omicidi. Al contrario, per le persone sopra i 40 anni, il consumo moderato di alcol, come uno o due bicchieri di vino al giorno, può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e diabete, purché non abbiano condizioni di salute preesistenti.
La rivista Alcohol and Alcoholism invece, ha focalizzato l’attenzione sugli effetti dell'alcol ed ha pubblicato ricerche specifiche sugli effetti del vino sul corpo umano e sulle malattie legate all'alcol. Secondo gli studi esaminati, il consumo di alcol ha effetti complessi e vari sulla salute, che possono essere sia positivi che negativi, a seconda delle circostanze e delle quantità consumate.
Tra gli effetti positivi si evidenziano:
benefici cardiovascolari, grazie alla presenza di polifenoli come il resveratrolo, che possono proteggere il cuore e migliorare la circolazione sanguigna, ridurre il colesterolo LDL ("cattivo") e aumentare il colesterolo HDL ("buono");
proprietà antiossidanti, che riducono il rischio di malattie croniche e l'invecchiamento cellulare;
riduzione del rischio di ictus;
controllo della glicemia;
salute del cervello, poiché riduce il rischio di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson;
effetti anti-infiammazione;
salute digestiva, poiché aiuta a sviluppare una flora batterica equilibrata e riduce il rischio di infezioni gastrointestinali.
In presenza di un eccessivo abuso di alcol gli effetti negativi possono essere:
danno cerebrale e cognitivo;
effetti sul fegato, poiché causa una serie di effetti avversi, inclusa la steatosi epatica, la cirrosi e il carcinoma epatocellulare;
effetti sulla salute mentale, tra cui la depressione e l'ansia;
rischio di tumori, come quello della bocca, della faringe, dell'esofago, del fegato, del colon e della mammella.
Dagli studi esaminati si deduce che un consumo moderato di alcol può offrire alcuni benefici mentre un consumo eccessivo produce effetti negativi. È dunque essenziale consumare alcol con moderazione con la consapevolezza dei potenziali rischi.
La qualità del vino passa dall’accuratezza della filiera produttiva e dalla capacità che l’azienda vinicola ha nel mettere in campo processi sostenibili per la tutela dell’ambiente.
Da una indagine sulle eccellenze italiane un esempio di approccio produttivo sostenibile si riscontra nella Bottega Spa - Azienda Vinicola, Cantina e Distilleria.
A questa eccellenza tutta italiana, va il merito di essere un’azienda sostenitrice della Fondazione Slow Food per la biodiversità, il movimento internazionale impegnato a promuovere il rispetto verso il cibo e chi lo produce in armonia con l’ambiente e gli ecosistemi.
Dott.ssa Anna Palermo
Giornalista
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